Il detto recita: “Donna al volante, pericolo costante!”. Uno stereotipo del genere è difficile da scardinare, soprattutto quando ci si mettono le statistiche (le donne vengono coinvolte più frequentemente in sinistri non fatali rispetto agli uomini, è vero, ma perchè sono alla guida di meno macchine rispetto agli uomini). Forse, però, un video con protagonista la stunt driver professionista Leona Chin ha dato la migliore risposta a chi vede nel genere femminile un pericolo in più tra le strade. Il video postato sul canale Youtube dell'emittente asiatica è diventato virale in pochi giorni superando 10 milioni di visualizzazioni.
Per festeggiare il primo giorno di lavoro dei nuovi
insegnanti, sotto le vesti innocenti di un'allieva alle prime armi (e apparentemente
molto impacciata), Leona Chin ha finto di avere bisogno di un test di guida
presso una scuola in Malesia
provando a guidare un’auto con l’aiuto degli istruttori ignari, il tutto
seguito dal team di MaxmanTv. La
ragazza, arrivata a bordo dell’auto, dimostra la sua finta incapacità di
procedere con il percorso a bordo di un'auto che dice di aver avuto in prestito
dal fratello. Quello che accade dopo 1 minuto e 50 di video consiste in una
serie di derapate e curve, a colpi di burnout
e testacoda, da mozzafiato. “Give me
one more change, I try”. E in effetti ci prova.
Il travestimento da da liceale inesperta e intimorita non è
servito, a dimostrare che l’apparenza spesso inganna. A sottolineare quanto il
pregiudizio sia falso, i dati forniti dall’Osservatorio
Linear e Centro Studi e Documentazione Direct Line che mostrano che quasi 2
donne su 3, ovvero il 60%, non sono mai state coinvolte in incidenti stradali,
contro invece il 40% degli uomini che, evidentemente, ha una guida molto più
spericolata.
In molte zone del mondo la guida è ancora un universo
lontano dalle opportunità delle donne, come in Arabia Saudita, dove ancora rimane il divieto di guida. Anche se ci sono miglioramenti in merito, un
testo emesso dalla Shura permetterebbe ora la guida alle dai 30 anni in su,
rigorosamente all'interno del perimetro urbano e mai di sera, siamo ancora ben
lontani da una “parità di motori”.